Semaine 5

Sedetevi, chiudete gli occhi e lasciatevi raccontare…
da credere alle proprie orecchie!
Dal 6 aprile, 12 Fiabe di 12 Maghi sono ospiti fisse di Rai Radio 3 su Piccolaradio Rai!
alcune delle fiabe tratte da questa magica collezione da Locomoctavia

La primavera mancata fiorisce nello spazio virtuale’.
Diario delle seconde opportunità o i giorni del Covid-19, di Alessandra Ghiani (Sud Sardegna).

E la cucina ….
ogni settimana, ora, troverete un nuovo punto sulle ricette, la storia delle tradizioni culinarie, il patrimonio etc—
Cominciamao da una ricetta d’Isabelle per la primavera : Il risotto di Castraure


In veneziano, le «castraure» sono quei piccoli carciofi che spuntano per primi sulla sommità della pianta e vengono subito potati per
permettere alla pianta di produrre parecchi altri carciofi da propaggini laterali.
Sono un prodotto tipico degli orti coltivati sulle isole o sulle rive della laguna e si trovano, la mattina al mercato, ancora avvolti nelle foglie più tenere. Quando li trovate, potete fare uno dei risotti più delicati e avvincenti della cucina italiana. Oltre alle castraure, complete di foglioline, vi servirà mezzo chilo di riso, carnaroli o vialonenano, o arborio, che sono i più adatti alla preparazione di risotti, in quesfordine; inoltre una cipolla, una carota, una costa di sedano, un rametto di alloro, due spicchi d’aglio, un mazzetto di prezzemolo, un dado da brodo, trenta grammi di burro e mezz’ett0 di parmigiano grattugiato.
Preparate un brodo di verdura con la cipolla, il sedano, la carota, l’alloro e i gambi del prezzemolo e mettetelo sul fuoco.
Fate rosolare gli spicchi d’aglio con abbondante olio extravergine di oliva in una casseruola abbastanza capace; buttateli appena cominciano a prendere colore e mettete nella casseruola le castraure, a cui avrete tagliato la punta e tolto le foglie più esterne, con un mestolo d’acqua: quando l’acqua sarà evaporata e i carciofi teneri, aggiungete il riso e fatelo tostare leggermente, sempre mescolando.
Poi si tira a cottura pian pianino aggiungendo un mestolo di brodo di verdura alla volta per mantenerlo sempre morbido. Verso la fine della cottura, dopo un quarto d’ora circa,
aggiungete il dado da brodo, continuate a mescolare, poi il prezzemolo tritato, una spruzzatina di pepe, e solo al momento di spegnere il fuoco il burro e il parmigiano. Un’ultima vigorosa mescolata ed ‘e pronto: versatelo subito nei piatti o nel piatto da portata, per arrestare la cottura, poi lasciatelo riposare per qualche minuto.

Ce contenu a été publié dans Pendant le confinement. Vous pouvez le mettre en favoris avec ce permalien.